Arco di Giano? Costantino? Costanzo II? Watch Day e visite speciali
Sai che a Roma… l’Arco di Giano non è più l’Arco di Giano? E’ diventato l’Arco di Costantino! Ma forse è di Costanzo II!
La novità arriva dalla prima tranche dei lavori di restauro sul monumento del Foro Boario, il luogo dove si svolgeva il mercato del bestiame. Nel corso dei lavori infatti, il marmo del monumento ha restituito le lettere “COS” incise nella faccia verso il Tevere.
Se la nuova interpretazione si rivelerà esatta, di certo i figli di Costantino, che all’imperatore dedicarono questo (?) arco onorario nel IV secolo d.C., non potranno che gioirne!
Queste tre lettere sono un marchio di cava che indicava il monumento a cui i blocchi erano destinati, e forse quindi quell’Arcus Divi Constantini la cui identificazione era già stata ipotizzata in base alle indicazioni dei Cataloghi Regionari (raccolta di due antiche “guide turistiche” del IV secolo d.C.).
In realtà però, come gentilmente ci segnala la nostra lettrice Maria Grazia Cinti, esistono prove consistenti che le lettere possano riferirsi invece all’imperatore Costanzo II (337-361). A suggerirlo sarebbero alcuni frammenti epigrafici oggi murati qua e là nei dintorni dell’arco. Sembra che essi provengano dall’arco stesso e che facciano ipotizzarne l’appartenenza proprio a Costanzo II.
Chissà che con la prosecuzione dei restauri non si riesca a fare maggior chiarezza!
L’attribuzione del monumento a Giano si deve invece a un’errata interpretazione degli antiquari del Rinascimento, che vollero vedere nei quattro archi contrapposti un riferimento alla specularità delle due facce del dio Giano Bifronte, importante divinità protettrice, tra l’altro, degli inizi e dei passaggi.
I restauri in corso sono opera della Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, che a tal fine ha stanziato 100.000 euro. A questa cifra si aggiunge una donazione di 215.000 dollari arrivata dal World Monuments Fund e American Express, già intervenuti, del resto, nei lavori al tempio di Ercole e a quello di Portuno, sempre nel Foro Boario.
La bella notizia è che l’Arco, comunque vogliamo chiamarlo, tra il 25 maggio e il 3 giugno sarà protagonista di una serie di iniziative volte a presentare al pubblico i lavori di restauro e per celebrare la collaborazione fra la Soprintendenza Speciale di Roma e il World Monuments Fund:
- dal 25 maggio al 2 giugno una speciale illuminazione artistica valorizzerà e metterà in risalto i monumenti del Foro Boario (tempio di Portuno, tempio di Ercole e Arco di Giano)
- il 26 maggio, Watch day. Dalle 10 alle 13 Sui ponteggi, visite guidate al cantiere di restauro. Previsti 13 turni di visita. Prenotazione obbligatoria al numero 06 399 67 700 (lunedì-venerdì, 9-13 e 14-17; sabato 9-14) o a questo link. Dalle 10 alle 13 Dal fiume al colle, laboratorio didattico per le scuole elementari a cura del Servizio Educativo della Soprintendenza in collaborazione con il prof. Claudio Leoni. Alle ore 17.30, presentazione del progetto e dei primi restauri dell’Arco di Giano con proiezione di un cortometraggio sui lavori. Alle 18.00, Concerto per arpa e violino del “Duo 51 Corde” (Federica Vignoni, violino; Alice Belardini Pini, arpa; per il programma e la prenotazione clicca qui o chiama lo 06 399 67 700)
- dal 27 maggio al 3 giugno, visite guidate gratuite ai templi di Portuno e di Ercole e all’Arco di Giano (ore 11 e ore 16, prenotazione obbligatoria qui). Il 2 giugno le visite sono sospese.