Ciao, sora Mirella!

sora-mirellaSai che a Roma… vogliamo salutare la sora Mirella?

Le sue grattachecche erano le più famose di Roma, e hanno accompagnato bambini, adulti, romani e stranieri, rinfrescandoli, rilassandoli e regalando loro anche un sorriso nella calura estiva: grattachecca della Sora Mirella in mano, sguardo sulla magnifica Isola Tiberina, ponentino tra i capelli e Roma nel cuore…

La Sora Mirella è morta ieri, 20 novembre 2013, a 78 anni, dopo aver gestito per oltre 50 anni  il chiosco di Lungotevere degli Anguillara, il secondo più antico di Roma (esiste dal 1915). Infaticabilmente ha grattugiato le “checche”, cioè i blocchi di ghiaccio, per realizzare con passione e fantasia mille varianti della tipica bevanda romana, come la Lemoncocco o la Preziosa ai frutti di bosco…

Lei, classe 1935, figlia di un partigiano azionista giustiziato alle Fosse Ardeatine, era, ed è, un personaggio storico di Roma, una vera istituzione, conosciutissima anche all’estero grazie ai racconti leggendari dei turisti, ma anche grazie ad alcuni articoli che la stampa straniera le aveva dedicato.

La sua battuta pronta, così tipicamente romana, e i suoi golosi mix di freschezza ci mancheranno.

Il clima non è quello giusto, ma di sicuro se dovessimo assaggiare una grattachecca, oggi avrebbe un sapore amaro…

Ciao, sora Mirella!

LA GRATTACHECCA

Quanno fa callo che nun se respira,
che manco er ponentino nostro tira,
a Roma poi trovalla ‘n po’ de pace
magnannote ‘na cosa che te piace.

E’ fresca, è bona, e te rimette ar monno,
te fa ripijà li sensi in un seconno
e nun te lassa mai la gola secca…
me la pijerebbe mo ‘na gratta checca!

E’ semplice da fa, nun ce vò gnente,
un chiosco e ‘n par de prese de corente.
Bicchiere, ghiaccio e sopra lo sciroppo,
aho, che t’ho da dì, me piace troppo!

Da la “Sòra Mirella”, ar “Ramo d’oro”,
‘gniddove fanno ‘sto capolavoro
e ‘n antra mejo penzo nun ce stìa
appetto a quella de “Sòra Maria”.

Dirò ‘na cosa ovvia, ma nun gioco.
Pe’ stà contenti, vedi, basta poco.

Davide Finesi (dal libro Roma Secondo Noi, di Davide Finesi e Gianmarco Fumasoli, Ed.Progetto Cultura, 2003)

Un ufficio da ridere…

cartello appeso in un ufficio pubblico

Cartello appeso nell’Ufficio Gestione Verde Urbano

Sai che a Roma… qualche volta negli uffici pubblici è possibile anche ridere?
Succede in questi giorni all’Ufficio Gestione Verde Urbano, dove fuori dalla porta è comparso un cartello che, nonostante abbia suscitato l’indignazione di qualcuno, a noi sembra davvero esilarante. Ne riportiamo fedelmente il testo, compresa la parte in cui le influenze dialettali riescono a prendere il sopravvento…

“Il pubblico si riceve nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 previo appuntamento telefonico. L’altri giorni dobbiamo lavorare. Si prega di non essere insistenti altrimenti ci vedremo costretti, anche se contrario alla nostra educazione, a prendervi a parolacce ed insulti”.

Il cartello è stato fotografato da un utente incredulo, che ha poi postato la foto su facebook, scatenando un tam tam mediatico che ha scatenato diverse reazioni, dall’indignazione, all’incredulità, passando per il divertimento.

Noi non sappiamo se il cartello sia vero o se si tratti di un semplice fotomontaggio, così come non possiamo dire se si tratti dell’opera di un impiegato ironico e giocherellone (o magari realmente scocciato dall’insistenza di qualcuno…), oppure della reazione di un utente infastidito dall’eventuale comportamento di qualche addetto.

In ogni caso, nell’augurarci che non si tratti di un reale messaggio istituzionale da parte di una Pubblica Amministrazione, speriamo di averti regalato un sorriso!

Aggiornamento: riportiamo qui sotto quanto postato dal vicesindaco Luigi Nieri sulla sua pagina facebook, in merito alla segnalazione dell’avviso:

“Questa mattina ci è stata segnalata l’esistenza di un incredibile avviso, offensivo nei confronti degli utenti, esposto in un ufficio dell’amministrazione capitolina. In qualità di vicesindaco e di assessore al Personale, ho predisposto un’immediata verifica: il cartello era effettivamente esposto presso i locali di un servizio operativo di supporto agli uffici di Gestione del Verde Urbano, spazio che, mi è stato assicurato, non è aperto al pubblico. Il cartello era una sorta di atto goliardico interno. Ho sentito l’Assessore all’Ambiente che mi ha confermato che il cartello è stato immediatamente rimosso, a tutela dell’immagine di Roma Capitale e della serietà dei suoi dipendenti, che si impegnano ogni giorno, fra mille difficoltà, a fornire il miglior servizio possibile alla cittadinanza.”

 

Scherza coi fanti… La Madonna di Monteverde arrossisce

Sai che a Roma… non tutti danno retta ai proverbi? Uno dei più famosi recita: “Scherza coi fanti, e lascia stare i Santi”, ma nella Capitale c’è qualcuno che con i santi ci scherza eccome, invece… Anzi, più che i Santi, questa volta oggetto dello scherzo è stata direttamente la Madonna!

Ti ricordi la vicenda della statua della Madonna fuori alla Cappella di Santa Giuliana Falconieri, a Monteverde? Poche settimane fa, all’inizio di ottobre, fece scalpore perché il suo vestito bianco, aveva iniziato improvvisamente, nottetempo, a tingersi di rosso.

Nonostante in molti parlassero già di miracolo, accalcandosi nella piazzetta antistante l’edificio, la causa del fenomeno fu attribuita a un contrasto di luci; l’illuminazione della statua fu spenta, e i fedeli si rassegnarono a dover ancora aspettare, per avere un miracolo a cui inneggiare.

Passato il clamore, qualche giorno fa si è deciso di restituire la luce alla statua. E… meraviglia… il 1 novembre si è potuto constatare che le guance della Madonna erano arrossate…

Subito le suore dalla Cappella hanno cercato di dare una spiegazione al fenomeno, anche perché ormai sono forti di una certa esperienza su come evitare che si crei troppo scalpore intorno alla notizia: hanno prontamente spiegato che ad illuminare la nicchia con la statua della Vergine era un nuovo faretto posizionato in basso, e che probabilmente l’improvviso rossore del sacro volto era determinato dal riflesso del sole combinato al rosa delle pareti della chiesa.
Nel dubbio, però, meglio procedere a nuove verifiche. E così, anche il nuovo mistero è stato immediatamente svelato: erano tracce di rossetto quelle che facevano arrossire la Madonna!

Complice anche la concomitanza con la notte di Halloween, evidentemente qualcuno ha deciso di prendersi gioco dei fedeli e di scherzare un po’ sulla strana vicenda!

Dure le parole di padre Salvatore Perrella, cappellano della chiesa, teologo e preside della Pontificia Facoltà Teologica Marianum di Roma: “C’è qualcuno che vuole scherzare con il sacro” e tutta la vicenda è “un atto vandalico, uno scherzo di cattivo gusto o una stupidaggine”. Secondo lui anche il particolare gioco di luci verificatosi il mese scorso potrebbe essere opera di ” burloni dissacratori”.

Beh, il gesto è sicuramente da condannare, in quanto potrebbe risultare offensivo e sacrilego per i più devoti, ma… come non farsi sfuggire almeno un sorriso per questo provocatore che, nel compiere il suo atto di protesta, non ha, in fin dei conti, provocato danni né a persone, né a cose? Giusto l’inconveniente di dover “struccare” la statua!

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Truffe al volante

ladroSai che a Roma… torniamo a parlare di truffe?
Lo avevamo già fatto qualche tempo fa, prendendo spunto da un fatto di cronaca reale e cercando di metterti in guarda su alcuni tipi di raggiri in cui si rischia di incorrere mentre si tenta di districarsi nel traffico della Capitale.

Vittime preferite di questa nuova truffa di cui abbiamo sentito parlare, neanche a dirlo, le donne. Appena sali in macchina, qual è la prima cosa che fai? No, prima ancora di infilare le chiavi nel quadro… pensaci bene… Esatto! Appoggi la borsa sul sedile del passeggero o, se vuoi impedire che al primo semaforo un rapido motociclista te la faccia fuori dal finestrino, la metti diligentemente per terra. Sarà più scomodo, mentre guidi, tirare fuori il telefonino, l’agenda, la trousse, e l’auricolare, ma almeno avrai buone probabilità di arrivare a destinazione con tutti i tuoi beni!

Ecco, questa è sicuramente un’accortezza sensata, ma… stavolta non basta! La nuova truffa si svolge grossomodo secondo questo copione: appena sali in macchina e, come abbiamo visto, appoggi la borsa, si avvicina un uomo (ma potrebbe anche essere una donna), che gentilmente e cordialmente ti avverte che ti è caduto qualcosa. Che proprio mentre salivi, ha visto qualcosa rotolare sotto la macchina. “Oh, grazie… gentilissimo…” e intanto scendi per controllare. Peccato che un complice del premuroso cittadino di cui sopra, sia già acquattato vicino all’altro sportello, pronto ad aprirlo, rubarti la borsa e scappare!

Quindi se qualcuno ti informa che ti è caduto qualcosa, occhi aperti e nel dubbio… prova ad aprire con forza l’altra portiera!

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Miracolo o gioco di luci?

20131012-234633-150x150Sai che a Roma… già si parla di miracolo?
A Monteverde, in piazza Cucchi, da una settimana si verifica infatti uno strano fenomeno: la Madonnina della cappella di Santa Giuliana Falconieri ha cambiato colore e la lunga fascia del vestito, da sempre di colore bianco, appare improvvisamente rossa. E una macchia rossa compare anche sulla testa della Vergine.
La chiesa è retta dalle suore dell’Addolorata Serve di Maria di Pisa, che cercano di mantenere la calma tra la folla di fedeli che si è già formata nella piazza, attribuendo questo inspiegabile cambiamento di colore a un particolare gioco di luci creato dal contrasto tra i lampioni della piazza e il blu della nicchia in cui si trova la statua e delle sue luci.
Di diverso parere sono però i fedeli, e soprattutto gli abitanti di Monteverde, che davanti alla Madonnina passano spesso, ma mai, finora, hanno assistito a un simile fenomeno.
Vigili del Fuoco e Carabinieri, intervenuti sul posto dietro richiesta delle suore stesse, dopo aver verificato l’assenza di vernice sulla statua hanno per primi ipotizzato la teoria delle luci. Teoria che sembra avere un senso, del resto, perché all’alba tutto torna alla normalità.
Ma di miracoli c’è sempre bisogno, e ancor più nei momenti di crisi. E i fedeli hanno già deciso: il dolore della Madonna, espresso proprio dal colore rosso, è legato alla tragedia di Lampedusa.

Aggiornamento 14 ottobre 2013: Continua a stupire la Madonna di piazza Cucchi. All’improvviso, proprio come è iniziato, il rossore della statua ha smesso di manifestarsi. Da domenica, nessun cambio di colore si è manifestato al sopraggiungere del crepuscolo. La Madonna è rimasta bianca, nonostante la folla di devoti e curiosi riempisse la piazza antistante la chiesetta. Una settimana esatta, in rosso. Poi, più nulla… La faccenda è davvero bizzarra. Chissà se qualcuno riuscirà mai a spiegarci cosa è successo?

Tu cosa ne pensi?