25 Giu, 2017 | Cosa Fare
Sai che a Roma… l’incanto dell’Infiorata a San Pietro torna anche quest’anno?
Recuperando l‘antica tradizione (clicca per saperne di più) che proprio a Roma, nel 1625, ha visto nascere la delicata e spettacolare arte dei Maestri Infioratori, giovedì 29 giugno, giorno in cui si festeggiano i SS. Pietro e Paolo (i due santi patroni della città), piazza Pio XII si coprirà di 50 riquadri floreali, estesi anche lungo un tratto di via della Conciliazione. Un’area di 3.000 metri quadrati che oltre 1.000 Maestri Infioratori giunti da tutta Italia inizieranno a ricoprire di petali già a partire dal pomeriggio del 28 giugno (con taglio dei fiori e preparazione dei materiali già dalla mattina), perché alle 7.00 del 29, tutto dovrà essere pronto!
Per realizzare le opere dell’Infiorata è previsto l’impiego di svariate centinaia di migliaia di fiori, ma anche di qualche tonnellata di sale colorato e di trucioli e segatura. I soggetti raffigurati saranno di soggetto religioso, ma potrebbe esserci qualche eccezione relativa ai loghi degli enti che prendono parte alla manifestazione.
Da quando questa usanza è stata recuperata, nel 2011, sono passati solo 7 anni, ma questo appuntamento, come quello della Girandola di Castel Sant’Angelo, è già entrato a pieno titolo tra gli appuntamenti imperdibili dell’estate capitolina.
Quando: 28 – 29 giugno 2017
Dove: Piazza Pio XII e via della Conciliazione
Info: info@prolocoroma.it Telefono: +39 06 89928500
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25 Mag, 2017 | Featured, Notizie
Sai che a Roma… dopo 56 anni abbiamo di nuovo le nostre cascate?
Il Giardino delle Cascate si trova all‘Eur, tra i due ponti che attraversano il laghetto, e fu realizzato nel 1961 su progetto dell’architetto Raffaele De Vico con tanto di pietre, scogliere, fontane, piante e giochi d’acqua. Il giardino però fu chiuso poco dopo, e negli anni fu utilizzato solo saltuariamente come set cinematografico (per esempio nel film L’ultimo bacio del regista Gabriele Muccino).
Dal mese di maggio 2017 questo inaspettato angolo di natura è di nuovo fruibile. Anche il ponte pedonale Hashi (“ponte” in giapponese), infatti, è stato finalmente ripristinato dopo che alcuni vandali ne avevano rovinato la pavimentazione vetrata. Ora quindi la Passeggiata del Giappone, affollatissima nel periodo dell’Hanami, è tornata ad essere completamente percorribile. L’apertura è tutti i giorni, dalle 7 alle 20, e si accede arrivando da viale Oceania.
L’architetto Franco Zagari ritene che il Giardino delle Cascate sia “forse il giardino moderno italiano più interessante della seconda metà del Novecento“. Non vorrai mica perdertelo?!
La gioia per il recupero di questo incredibile giardino di paesaggio, con la sua simmetria classica, non riguarda esclusivamente motivi estetici e ludici. Le cascate e i giochi d’acqua rivestono infatti un importante ruolo nell’ossigenazione e nella movimentazione delle acque del laghetto, da sempre in lotta contro la proliferazione di alghe.
Altra interessante curiosità è che le cascate, grazie a una serie di lavori che hanno avuto luogo tra il 2007 e il 2008, possono essere utilizzate in caso di malfunzionamento del “fungo” dell’Eur, ovvero il serbatoio idrico del quartiere.
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4 Apr, 2017 | Cosa Fare
Sai che a Roma… il Roseto Comunale riapre dal 21 aprile al 18 giugno 2017?
Anche quest’anno lo splendido Roseto Comunale della Capitale torna ad offrire ai visitatori un grande spettacolo della natura: circa 1.100 specie di rose che con i colori e i loro profumi rendono questo angolo di città una specie di Paradiso Terrestre.
Qui puoi trovare rose provenienti da ogni angolo del mondo, alcune delle quali piuttosto curiose, come la Rosa Chinensis Virdiflora, con la sua caratteristica colorazione verde, o la Rosa Chinensis Mutabilis, che, come dice il nome, assume colori diversi man mano che passano i giorni, o ancora la Rosa Foetida, anch’essa con un nome che ti fa già intuire la sua bizzarra caratteristica… (maggiori informazioni sulla collezione delle rose)
In questo felice periodo primaverile il Roseto è aperto tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 8.30 alle 19.30. Unica eccezione, il 20 maggio, giorno in cui sarà al lavoro la giuria che decreterà la rosa vincitrice del Concorso Internazionale Premio Roma. Dal 21 maggio potrai visitare anche la parte inferiore del giardino, cioè quella del concorso. Lì troverai le rose che hanno preso parte alla manifestazione e una zona in cui sono raccolte tutte le rose che hanno vinto le edizioni passate (il Premio si svolge dal 1933).
L’ingresso al Roseto è gratuito, e lo sono anche le visite guidate, per le quali però è necessario prenotarsi all’indirizzo email rosetoromacapitale@comune.roma.it oppure al numero 06-5746810.
L’area in cui sorge il Roseto, sulle pendici dell’Aventino, è dedicata ai fiori già dal III secolo a.C., quando, racconta Tacito, esisteva un tempio dedicato alla dea Flora. Successivamente e fino alla metà del XVII secolo, la zona fu sistemata a orti e vigne, fino a diventare, nel 1645, il cosiddetto Orto degli Ebrei, che comprendeva anche il cimitero della Comunità. Quando il cimitero, nel 1934, fu trasferito al Verano, il luogo fu abbandonato, finché nel 1950 non divenne la sede definitiva del Roseto Comunale, la cui precedente sede, sul Colle Oppio, andò distrutta a causa della seconda guerra mondiale.
Le antiche sepolture e la stessa comunità ebraica, che aveva concesso di realizzare il roseto in un luogo sacro, al momento della realizzazione del roseto vennero omaggiate in un modo piuttosto originale, e cioè nascondendo una Menorah all’interno del giardino. Vuoi saperne di più? Leggi La Menorah nascosta.
4 Apr, 2017 | Mangiare & Bere
Sai che a Roma… la Sagra del Carciofo Romanesco, che rappresenta uno degli appuntamenti più attesti della primavera, è ormai alle porte?
La 67ª edizione della Sagra del Carciofo Romanesco, anche detto “mammola“, si svolge, come tradizione vuole, a Ladispoli, e quest’anno si terrà dal 7 al 9 aprile.
Il carciofo (Cynara carduluncus) è una pianta dalle numerose proprietà organolettiche e terapeutiche, già conosciuta nella sua forma selvatica dagli antichi egizi, dagli etruschie e dai romani, e lo stesso nome di Cynara deriverebbe dal nome di una bellissima fanciulla. Giove se ne innamorò, ma la gelosia lo tormentava così tanto che alla fine decise di trasformarla in un ortaggio. Nacque così il carciofo, che con il suo colore richiama il gli occhi della ragazza e con le sue spine (assenti però nella variante romanesca) indica le pene che il dio dovette patire. Quasi scontato, a questo punto, appare il rapporto tra il tenero cuore (cimarolo) del carciofo e la dolcezza della giovane fanciulla. Serve specificare che, anticamente, a questa pianta si attribuivano poteri afrodisiaci? 😉
Il nome attuale dell’ortaggio deriva invece dall’ arabo al-kharshûf, e non è un caso che una delle zone in cui si coltivano più carciofi sia proprio la Sicilia, regione che ha sempre potuto vantare importanti scambi con il mondo arabo e che, in particolare, fu dominata dagli Arabi tra l’827 e il 1091.
Ma torniamo alla nostra sagra… Carciofo, ma non solo, perché questo appuntamento è un evento enogastronomico in cui è possibile trovare diversi prodotti locali e piatti della cucina romanesca, ma anche altre tipicità provenienti da molte regioni d’Italia che, in un Paese in cui il cibo è parte integrante del patrimonio nazionale, si riuniscono a Ladispoli per festeggiare tutte insieme quel prezioso dono della natura che è il carciofo, vero protagonista dell’evento.
Il Carciofo Romanesco è grosso, di forma tondeggiante, ha poco scarto ed è perfetto da fare ripieno. “alla romana”, cotto a fuoco lento e condito con pangrattato, aglio, prezzemolo, pepe e abbondante olio, oppure alla “giudia”, tagliato a spirale in modo da eliminare la parte legnosa, fritto nell’olio con il gambo in alto e bello croccante.
Presso i numerosi stand, oltre ad ammirare strabilianti sculture “carciofesche”, potrai assaggiare il carciofo in molteplici varianti: fritto, lesso, grigliato, abbinato ad altri cibi o preparato in forma di salsa. Se non ti è ancora venuta l’acquolina in bocca, provvediamo subito ad accennarti qualche nome evocativo, tipo carciofi alla Giudìa (fritti nell’olio), carciofi alla romana (con pangrattato, aglio, prezzemolo e olio), carciofi ripieni… Come va con l’appetito, adesso?
In occasione della sagra, sono previsti spettacoli, concerti, cabaret e, per chiudere in bellezza, gli immancabili fuochi d’artificio! Del resto, la Sagra del Carciofo Romanesco può vantarsi di essere la 6ª Fiera Nazionale della Regione Lazio, e richiama una grande affluenza di pubblico.
Già prima dell’inizio ufficiale della Sagra comunque, nell’ambito della “Bi-Settimana Gastronomica“, alcuni ristoranti della cittadina offrono menu turistici a prezzo fisso, completamente a base di carciofi.
Ti ricordiamo, infine, che il carciofo romanesco ha ottenuto dal 2002 l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) come “Carciofo Romanesco del Lazio IGP“.
Ecco il programma di quest’anno:
Info: 06-9913049
E-mail: info@prolocoladispoli.it
19 Mar, 2017 | Cosa Fare
Sai che a Roma… presso il laghetto dell’Eur marzo è il mese dell’Hanami (osservazione dei fiori)?
Più in particolare, a fiorire in modo spettacolare e scenografico, grossomodo alla fine di marzo, sono i Sakura, ovvero i ciliegi giapponesi che dal 1959 hanno iniziato a ornare la Passeggiata del Giappone.
I primi alberi, ciliegi della varietà Yoshino (Prunus Yedoensis), furono un regalo della città di Tokyo, offerti come segno dell’amicizia con la nostra nazione. Anzi, fu proprio il primo ministro giapponese dell’epoca, Nobusuke Kishi, a inaugurare la Passeggiata del Giappone durante una visita ufficiale in Italia. Essa venne poi terminata per le Olimpiadi del 1960.
Dal 2015, grazie alla generosità dell’azienda farmaceutica Daiichi Sankyo Italia (ovviamente giapponese!), è iniziato il rinnovamento progressivo delle piante, avendo cura di sostituire i Sakura in più anni per non rinunciare al sorprendente spettacolo della fioritura. Anche perché la tradizione giapponese dell’Hanami ha appassionato ormai anche molti romani che nella seconda metà di marzo accorrono per celebrare degnamente l’arrivo della Primavera. Un pic-nic in buona compagnia, generalmente su un telo di colore azzurro, è uno dei modi più comuni di festeggiare l’Hanami, sia in Italia che in Giappone.
La fioritura dura pochi giorni, poi gli alberi iniziano a perdere i petali creando una coloratissima pioggia, suggestiva almeno quanto la fioritura stessa.
Infine, potrebbe interessarti sapere che in Giappone i Sakura hanno anche un significato simbolico. Il delicatissimo ed effimero fiore di ciliegio rappresenta infatti la fragilità, ma anche la rinascita e la bellezza dell’esistenza. Questo fiore, poi, è stato scelto anche per rappresentare le qualità del samurai: purezza, lealtà, onestà e coraggio.
Per quest’anno (2017) la fioritura è prevista per il 22/24 marzo e dovrebbe raggiungere il suo apice intorno al 28 marzo. Ma è la Natura a decidere…!
Dove: Laghetto dell’Eur – Passeggiata del Giappone
Quando: orientativamente nel corso della seconda metà di marzo (nel 2017 verso il 28 marzo)
Pagina Facebook: 花見 Hanami ~ Lago dell’EUR Roma
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