La necropoli, usata tra XIV e XVII secolo, è emersa nel corso degli scavi a Palazzo Leonori, in via delle Mura Portuensi. I lavori in corso per realizzare la nuova sede di AdiR (Assicurazioni di Roma) hanno permesso di individuare almeno 38 sepolture che è stato possibile attribuire a quello che era noto come il Campus Iudaeorum. Si tratta del cimitero usato dalla Comunità Ebraica nel corso del tardo Medioevo e della prima età moderna. Fino ad ora era conosciuto solo dalle fonti e dalla cartografia storica.
Nel XVI secolo infatti, la necropoli ebraica fu spostata nell’area dove oggi sorge il Roseto Comunale, che non a caso nasconde tra i suoi vialetti una celebre Menorah (leggi La Menorah nascosta).
I 38 scheletri sono stati trovati in buono stato di conservazione, mentre le sepolture, come previsto dal rito ebraico, non hanno restituito oggetti di corredo. Uniche eccezioni due anelli d’oro e una bilancia di ferro. Come sottolineato dalla dott.ssa Daniela Rossi, della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma, gli scheletri “sono per la maggior parte uomini, ma siamo riusciti ad individuare alcune donne ed un paio di bambini”. A quanto sembra poi, i corpi dovettero essere deposti in casse di legno, testimoniate dalla presenza di residui lignei e di chiodi.
I lavori di scavo archeologico sono durati 4 anni, ma i risultati delle ricerche sono stati resi noti solo da pochi giorni.
L’area della necropoli ebraica di Roma sarà visitabile su richiesta.
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