Sai che a Roma… sono ancora ignote le origini di un soffione alto fino a 5 metri che si è improvvisamente manifestato, nella notte tra il 23 e il 24 agosto, nella zona di Fiumicino?
Siamo in via Coccia di Morto a Fiumicino, presso l’Areoporto Leonardo Da Vinci, al centro della nuova rotatoria. Tre squadre di tecnici, l’Arpa Lazio e il nucleo speciale Nbcr (Nucleo Rilevamento Batteriologico e Chimico) dei Vigili del Fuoco sono al lavoro già da qualche ora, nel tentativo di comprendere l’origine di questo geyser e interromperlo. L’odore emanato è forte, simile, a quanto riferiscono i residenti della zona, allo zolfo. L’amministrazione comunale parla di “fenomeno naturale” dovuto a una sacca di anidride carbonica. Effettivamente, dopo i primi timori che potesse trattarsi di esalazioni nocive, specie se respirate da vicino e per un tempo prolungato, sembra che questi soffioni derivino da una sacca di anidride carbonica, con idrogeno solforato e una piccola percentuale di gas metano.
Aggiornamento:Sembra ormai accertato che le esalazioni non siano costituite da biogas, come riportato invece in precedenza da alcuni giornali (e anche da noi…), ma di gas di origine profonda.
Il fenomeno si sta esaurendo, e in ogni caso, continua il monitoraggio dell’area.
Del tutto improbabile l’ipotesi che a favorirne la risalita possano essere stati i carotaggi (campionamenti di terreno prelevati in profondità) effettuati nei giorni scorsi e funzionali alla progettazione di un contestatissimo sottopasso del Tevere. Piuttosto, sembra che le emissioni possano essere state facilitate da lavori, effettuati proprio nella rotonda, per la messa a noma di alcune condutture dell’Italgas e nel corso dei quali si sono compiute perforazioni piuttosto profonde.
Continua intanto l’osservazione degli esperti, mentre all’equipe si sono aggiunti anche i vulcanologi Franco Barberi e Marcello Caparezza.
Aggiornamento 26 agosto: Continua ad essere monitorata la fuoriuscita di gas al centro della rotatoria di via Coccia di Morto: l’area è stata transennata e una recinzione coprente alta circa 2 metri evita che i curiosi, passando, possano causare rallentamenti al traffico. La fuoriuscita di gas si è ormai notevolmente ridotta, ma i controlli e la presenza di Vigili urbani e Protezione Civile si protrarranno anche nei prossimi giorni.