In pochi lo sanno, ma nel Roseto Comunale di Roma (generalmente aperto da aprile a giugno) si nasconde una Menorah! Scopriamo dove e perché.
Nell’area che attualmente ospita più di mille varietà di rose, a partire dalla metà del XVII secolo e fino alla fine dell’Ottocento, sorgeva il cimitero della Comunità Ebraica (resti del cimitero precedente si trovano invece a Trastevere: leggi Una necropoli ebraica scoperta a Trastevere).
Il luogo, anche come conseguenza della politica discriminatoria promossa dal papato in quel periodo, divenne presto conosciuto col nome di “Ortaccio degli Ebrei“. Il suo utilizzo si protrasse fino al 1895, in quanto il Cimitero Monumentale del Verano, inaugurato nel 1836, era inizialmente riservato ai cattolici e solo dopo il 1870 fu aperto anche agli ebrei.
L’odierna via Murcia, che attualmente attraversa il roseto, fu aperta nel 1934 e in quell’occasione le sepolture vennero trasferite. Durante la seconda guerra mondiale, la zona fu utilizzata come orto per far fronte alla scarsità di viveri e finalmente, nel 1950, divenne un giardino pubblico ricco di rose.
Per ricordare le antiche sepolture, i viali di una delle due parti che compongono il Roseto, furono progettati proprio a forma di Menorah, il candelabro ebraico a sette braccia. Inoltre, presso ognuno dei due ingressi, fu apposta una targa raffigurante le Tavole della Legge.
Raramente mentre si passeggia all’interno del parco si percepisce questa particolarità che caratterizza il nostro roseto, ma, come vedi in foto, con una visuale dall’alto la Menorah risulta sorprendentemente evidente!