Il “bar del cane” è il soprannome dato a una piccola fontanella, situata sì, sulla centralissima via Veneto (di fronte all’Ambasciata degli Stati Uniti), ma che finisce immancabilmente per passare inosservata.
La fontanella è un esempio di stile razionalista del Novecento, e la leggenda racconta che essa sia stata voluta da Mister Charlie, proprietario (frequentatore, secondo altre versioni) del vicino caffè ABC, che prima della Seconda Guerra Mondiale si trovava all’interno dell’hotel Ambasciatori (il vero nome del Caffè era Gui Bar, ma era piú noto con il soprannome di ABC). Egli infatti avrebbe avuto la necessità di far bere i suoi cani mentre lui era all’interno del locale. Quanto fosse una trovata stravagante per pubblicizzare il locale e quanto rispondesse invece a una reale esigenza, resta da vedere…! Fatto sta che la fontanella del cane, alimentata dall’Acqua Marcia, fu realizzata nel 1940, a beneficio dei cani che trotterellavano lungo la strada che poco dopo sarebbe diventata il fulcro della Dolce Vita, e che potevano così trovare, al pari dei loro padroni, un luogo dove ristorarsi e sostare. Essa è composta da una vasca che raccoglie l’acqua ai piedi di una nicchia, mentre nella parte superiore è presente un riquadro nel quale si affaccia un cane, mostrando il muso e le zampe anteriori, sotto le lettere ABC, che, al di là degli elementi più dubbi del,a leggenda, confermano comunque il legame della fontanella con il bar.
Oggi purtroppo la fontana non è più funzionante e i nostri amici quadrupedi non hanno più il loro bar!
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