30 Gen, 2017 | sai che a Roma...
Sai che a Roma… in realtà il nome del quartiere di Tor Bella Monaca, con le monache non c’entra proprio nulla?
Il nome infatti deriva dalla famiglia Monaci, che nel XIII secolo fece costruire la torre all’interno della vasta tenuta che possedeva nella zona. Presto il nome della torre fu associato a quello di uno dei proprietari, Paolo Monaco, e una serie di storpiature (Turris Pauli Monaci, Paolo Monaco, Pala Monaca, Bella Monaca) portarono alla versione attuale: Tor Bella Monaca.
La leggenda che parla di una sosta di santa Rita da Cascia presso la torre durante il suo viaggio a Roma per il Giubileo del 1450, pur essendo molto suggestiva è totalmente priva di fondamento!
12 Feb, 2015 | sai che a Roma...

La mummia di Grottarossa. Foto tratta dal video di rai.arte.it
Sai che a Roma… abbiamo anche una mummia?
Non ci riferiamo alle mummie egizie conservate ai Musei Vaticani, ma parliamo della mummia di Grottarossa, una vera e propria mummia romana che fu trovata il 5 febbraio del 1964 a Grottarossa, nell’area nord di Roma, lungo la via Cassia. Oggi questo prezioso reperto è accuratamente custodito nella sede del Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, in una teca che mantiene umidità e temperatura entro adeguati valori che ne permettono la conservazione.
Il ritrovamento avvenne nel corso di alcuni lavori di scavo per la realizzazione di un edificio. Venne alla luce un sarcofago, ma per timore di dover bloccare il cantiere, tutto venne portato via e buttato in discarica. Il giorno successivo però, in mezzo alla terra della discarica, un operaio vide un corpo e, temendo di trovarsi di fronte ai resti di un omicidio moderno, avvertì i Carabinieri.

Bambola della mummia di Grottarossa
A quel punto, fu possibile recuperare sia il corpo, mummificato e perfettamente conservato, che il sarcofago in marmo di Carrara che lo conteneva, insieme ad alcuni oggetti che costituivano il ricco corredo funebre della defunta: una collana d’oro e zaffiri di pregevole fattura, orecchini di filo d’oro, un anello d’oro con incisa una Vittoria alata, alcuni vasetti d’ ambra e una magnifica bambolina in osso lavorato, con arti snodati.
La mummia è quella di una bambina del II secolo d.C. (tra il 150 e il 200 d.C.), la quale, come è ben evidente dal corredo e dai vestiti di seta cinese con lamine d’oro, proveniva da una ricca famiglia e fu imbalsamata a Roma, secondo regole diverse da quelle in uso in Egitto, ma altrettanto efficaci. Il corpo e le bende di lino che lo avvolgevano furono impregnati con una resina di conifere colata a caldo, senza che venissero precedentemente asportati il cervello e gli organi interni.
La TAC e le varie analisi non invasive effettuate sulla mummia e sui denti hanno permesso di ricostruire che la bambina, al momento della morte, aveva un’età di circa 7-8 anni, e che il decesso avvenne a causa di una fibrosi pleurica bilaterale. Nonostante la giovanissima età, l’organismo della fanciulla era già provato: una diffusa osteoporosi è la conseguenza di una malnutrizione la cui origine, potendo escludere la povertà, va sicuramente vista in un’alta incidenza di malattie infettive a suo carico.
Lo studio del DNA ci permette poi di sapere che, almeno per ascendenza materna, la mummia di Grottarossa aveva origini italiche. Possiamo così immaginare che i genitori della bambina si fossero convertiti a un culto egizio, forse quello della dea Isis, che nel I e II secolo si era diffuso in tutto l’Impero Romano, e che per questo motivo scelsero di farla imbalsamare.

Sarcofago della mummia di grottarossa. Foto di Sailko
Qualche parola, infine, va dedicata al prezioso sarcofago che conteneva il corpo: esso è decorato con scene di caccia, alcune delle quali ispirate direttamente all’Eneide, mentre la scena illustrata sul coperchio appare particolarmente significativa e toccante: un cucciolo di leone viene catturato e sottratto ai genitori per essere portato su una barca, chiaro riferimento al dolore della separazione che anche i genitori della mummia di Grottarossa dovettero provare al momento della prematura morte della figlioletta.
Di seguito trovi un servizio di Super Quark in cui Alberto Angela accompagna i suoi telespettatori alla scoperta della mummia di Grottarossa. Buona visione
10 Feb, 2015 | sai che a Roma...

Il Castello di Santa Severa
Sai che a Roma… il Castello di Santa Severa è una importantissima area archeologica sulla costa tirrenica a nord di Roma?
Sorge sull’area dell’etrusca Pyrgi, città portuale fondata tra la fine del VII e gli inizi del VI secolo a.C.
La conquista romana nel III secolo a.C. portò alla fondazione del Castrum Pyrgi, con importanti mura in opera poligonale. Il sito, che come indica l’attuale denominazione fu anche il luogo di sepoltura della martire Severa, fu abitato fino all’epoca tardoantica (IV-V secolo d.C.). Tra X e XI secolo un primo fortilizio fu edificato dai conti della Tuscia, mentre il Castello vero e proprio risale al XIV secolo. Negli anni esso passò attraverso vari proprietari, finché nel 1482 non entrò nelle proprietà dell’Ordine del Santo Spirito, che lo mantenne fino al 1980. Oggi fa parte della disponibilità della Regione Lazio, che ne ha affidato la cura al Comune di Santa Marinella.
Attualmente il castello di Santa Severa ospita il Museo del Mare e della Navigazione Antica di Santa Severa ed è la sede del Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.
17 Ago, 2014 | sai che a Roma...
Sai che a Roma… le scuole stanno per riaprire? Di sicuro per molti studenti la notizia non è delle migliori. Ma, considerando l’esorbitante costo della cultura (= libri di testo), certamente anche parecchi genitori non stanno facendo i salti di gioia…
E così, noi di Sai che a Roma, abbiamo pensato di aiutarti a risparmiare un po’ preparando un elenco di posti (mercatini e librerie) dove è possibile acquistare e vendere libri di testo usati.
Se ancora non hai a disposizione l’elenco dei testi, puoi scaricarlo facilmente dal sito dell’AIE (Associazione Italiana Editori).
Iniziamo dal luogo che a Roma, in quest’ambito e soprattutto in questo periodo, la fa da padrone. Un tratto del lungotevere che tutti conoscono e soprattutto di cui, stranamente, perfino i Romani conoscono il nome (ci hai fatto caso che quasi nessuno di noi Romani è in grado di attribuire il nome giusto ai diversi tratti del Lungotevere? 😉 ). Stiamo parlando delle 22 bancarelle di libri di Lungotevere Oberdan, dove gli studenti di Roma accorrono da generazioni, a partire dagli anni Settanta e, in maniera più strutturata, dagli anni Ottanta. E col tempo, alcuni banchi si sono “tecnologizzati”, consentendo anche la prenotazione on-line dei libri, da ritirare poi al banco. Ecco qualche link utile: www.oberdan15.it; www.libri16.it; www.oberdan7.it; www.oberdanbanco4.it (qui non trovi il servizio di prenotazione on-line, ma c’è un buono sconto da utilizzare se vai al loro banco senza ancor aver acquistato nessun libro della lista!).
In quest’atmosfera comprare i libri per la scuola può diventare un’esperienza piacevole: spulciare tra i volumi, affacciarsi un attimo ad ammirare fiume e ponti, respirare l’aria settembrina della Capitale… ci viene quasi voglia di farci un giro indipendentemente dal doversi procurare i testi!
Gli sconti praticati dai rivenditori del Lungotevere Oberdan sono del 50% per i libri delle scuole medie e del 40% per quelli delle superiori. L’orario è tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8 alle 19 (orario continuato), dal 5 luglio al 31 ottobre.
Altro pezzo di storia è rappresentato dalle bancarelle di libri di Colli Albani, in via Castelgandolfo, tra l’altro molto comodo da raggiungere grazie alla Metro A (fermata Colli Albani). Anche qui gli sconti raggiungono il 50%. Non male…!
Rimanendo in zona, puoi trovare libri di testo usati anche alla libreria Di libro in libro (via dei Colli Albani 4-6), dove accettano anche i buoni-libro del Comune.
Testi scolastici di seconda mano si trovano anche presso l’ex Melbookstore (eh, sì, ormai ha cambiato nome… quello nuovo è Ibs bookshop, ma nei nostri cuori rimarrà sempre “Melbook” e basta!), in via Nazionale 254. In questo caso puoi risparmiare fino al 40%.
Impossibile poi non menzionare la libreria Micozzi (Via G. Ferrari 39-41), attiva in Prati già dagli anni Venti.
Possibilità di prenotazioni on-line anche per un pezzo da novanta delle librerie romane: la Libreria Borgo in viale Angelico 88/G, anche qui con riduzioni del 40% e del 50% e con la possibilità di utilizzare i buoni-libro anche prima che vengano erogati (successivamente sarà possibile avere un rimborso presentando il buono).
Oltre alla prenotazione on-line la libreria Maraldi (Viale dei Bastioni di Michelangelo, 7-19) offre per 10 euro anche il servizio di recapito a domicilio.
La compravendita dell’usato scolastico è praticata poi dalla libreria Zalib in via della Gatta, 1 in pieno centro storico, così magari puoi fare un giretto nei dintorni (prima di comprare i libri, sennò poi chi li porta…?) e visitare il Pantheon, Santa Maria Sopra Minerva o fare una sosta-caffè alla torrefazione Tazza d’Oro o all’Antico Caffè Greco (noi consigliamo Tazza d’Oro, ma… sono gusti!).
Meno storici, ma comunque funzionali, anche
– Mercatini Autogestiti del Libro Usato (clicca il link per scoprire dove e quando si svolgono)
– Cartolibreria Materazzini, Via Nomentana, 685
Prezzi scontati anche sul sito libraccio.it: i testi usati vengono venduti con uno sconto del 40%, mentre per quelli nuovi è possibile ricevere un buono acquisto pari al 15% del valore dei libri acquistati (ma devi spendere almeno 50 euro, e il buono non è valido per i libri scolastici). Da consultare, infine, anche i siti comprovendolibri.it, libridea.it, testiusati.com, libriscolasticiusati.it (collegato alla libreria Di libro in libro) e libroscambio.it.
Un’ulteriore possibilità di risparmio è offerta anche dai siti www.libridea.it e www.piazzalibro.it, siti di annunci privati relativi alla compravendita di libri usati. Per vendere è necessario registrarsi, mentre gli acquisti possono avvenire semplicemente contattando il venditore.
E ricorda, oltre a farti risparmiare, il ricorso ai libri usati è un modo per evitare gli sprechi e promuovere il riuso come pratica culturale e di civiltà.
Se conosci altre librerie di testi scolastici usati, informa noi e tutti gli altri lettori! Puoi lasciare un commento (che dovrà essere approvato prima della pubblicazione), oppure contattarci all’indirizzo mail@saichearoma.it !
21 Mar, 2017 | Cosa Fare, sai che a Roma...
Sai che a Roma… tornano le Aperture Notturne dei Musei Vaticani?
Dal 21 aprile al 27 ottobre ogni venerdì i Musei Vaticani resteranno aperti dalle 19 alle 23 (ingresso fino alle 21.30). Così potrai ammirare la Cappella Sistina, le Stanze di Raffaello e altre sezioni dei Musei in una insolita atmosfera crepuscolare ed evitando la congestione che caratterizza le ore diurne.
Per il momento possiamo anticiparti che i settori visitabili dei Musei del Papa saranno Museo Gregoriano Egizio, Museo Pio Clementino, Galleria dei Candelabri, Galleria degli Arazzi, Galleria delle Carte Geografiche, Stanze di Raffaello, alcune sale dell’Appartamento Borgia, Collezione d’Arte Contemporanea,Cappella Sistina. Eccezionalmente saranno aperte anche le Sale di S. Pio V, con una raccolta di ceramiche medievali e rinascimentali e i mosaici minuti.
E quest’anno le Aperture Notturne non si interromperanno nemmeno nel mese di Agosto, come invece succedeva negli anni precedenti!
Come di consueto, e compresa nel prezzo del biglietto, una ricca rassegna concertistica andrà ad arricchire il percorso di visita di alcune serate. Il programma dettagliato sarà presto disponibile online sul sito dei Musei Vaticani.
Per queste speciali aperture serali del venerdì sono previste varie modalità di visita (visita libera, visita con Happy Hour al caffè-bistrot La Pigna, visite guidate per singoli o gruppi…). Puoi scoprirle tutte cliccando qui.
Per accedere ai Musei Vaticani in orario serale è indispensabile la prenotazione online direttamente sul sito dei Musei (vai alla prenotazione).
In giro per i Musei, di certo avrai modo di notare la statua dell’Apoxiòmenos. Sai da dove arriva? Scopri di più sull’Apoxiòmenos.
Dove: Musei Vaticani, viale Vaticano snc
Quando: dal 21 aprile al 27 ottobre 2017, ogni venerdì dalle 19 alle 23 (ultimo ingresso ore 21.30. L’uscita dalle sale di esposizione inizia alle 22.30).
Biglietti: il prezzo del biglietto per visitare i Musei è di 16 euro + 4 euro di prevendita obbligatoria (visita libera); per la visita con audioguida il costo è di 23 euro; per la visita con Happy Hour si pagano invee 35 euro (riduzioni per i minorenni). Maggiori informazioni.
Web: www.museivaticani.va