Il pizzardone

Pizzardone-domenico-cucchiariSai che a Roma… i Vigili Urbani vengono chiamati “Pizzardoni”?

Il termine “Pizzardone” con cui a Roma si indicano i Vigili Urbani, deriva dal tipico copricapo nero a due punte (volgarmente detto pizzarda da pizzo, punta) che, nell’Ottocento, era parte integrante dell’uniforme delle guardie civiche e che proprio per la sua forma veniva chiamato con lo stesso termine con cui si indicava il beccaccino, uccello acquatico dal becco lungo e acuto. La pizzarda era fatta di feltro, e al centro potevano essere applicate delle piume di cappone, in posizione e quantità variabili in base al grado.

Nell’Ottocentro era previsto inoltre che i pizzardoni portassero anche dei caratteristici stivaloni, chepizzarda-o-beccaccino furono invece ribattezzati “sorbettiere” in quanto ricordavano i recipienti stretti e profondi in cui si manipolava il gelato!

E il pizzardone, negli anni, è anche stata una proficua fonte di ispirazione: a partire dalla commedia “Er pizzardone avvelito” del drammaturgo e studioso di usi romani Giggi Zanazzo, passando per il falso pizzardone Mandrake – Gigi Proietti in Febbre da cavallo e senza dimenticare, ovviamente, il più famoso di tutti: Otello Celletti, nella magistrale interpretazione del grandissimo Alberto Sordi nel film “Il vigile”, di Luigi Zampa (1960). E ancora il regista Mauro Bolognini, nel 1956, mise insieme un cast di eccezione, con Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi e Gino Cervi e realizzò “Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo”, ambientato in realtà proprio nel Corpo dei Vigili Urbani.

Silvano Toti Globe Theatre di Roma a Villa Borghese

Globe-Theatre-300x199Sai che a Roma… abbiamo il nostro Globe Theatre?

Il teatro all’aperto, nella splendida cornice di Villa Borghese, è una copia filologicamente ricostruita di quello di Londra e nel 2013 è arrivato a festeggiare i 10 anni di vita.

Ogni estate il teatro, interamente in legno di quercia, presenta un ricco cartellone di spettacoli, tutti rigorosamente di ispirazione shakespeariana, raccogliendo un grande favore di pubblico sia per la qualità delle compagnie in scena che per l’atmosfera davvero speciale che questa caratteristica struttura offre.

Il Globe Theatre di Roma nasce nel 2003 dalla volontà di Gigi Proietti, dalla generosità della Fondazione Silvano Toti e dall’impegno di Roma Capitale. Si è voluta ricostruire, a Roma, la ‘grande O di legno’ del Globe Theatre di Londra, storicamente riconducibile alla compagnia di attori che facevano capo a William Shakespeare, autore e imprenditore al tempo stesso delle proprie opere.

Il grande palcoscenico rettangolare con tettoia sorretta da colonne, al centro della struttura perfettamente circolare destinata al pubblico, conferisce alle scene rappresentate un senso di coralità che sembra direttamente correlato al nome stesso del teatro. Infatti, il ‘globe’ cui ci si riferisce, sembra derivi dal motto latino ‘totus mundus agit histrionem’, a sua volta derivato dalla frase di Petronio “quod fere totus mundus exerceat histrionem” (perché tutto il mondo recita, come l’attore). Facile il collegamento con il rinomato “All the world’s a stage” (tutto il mondo è un palcoscenico) inserito dallo stesso Shakespeare in “As you like it“.

Il pavimento del teatro è realizzato in blocchi di tufo messi in opera a secco, in modo tale da restituire, da lontano, l’idea della terra battuta che pavimentava la prima struttura.gigi-proietti1

A Londra, la moderna ricostruzione del Globe Theatre è visitabile dal 1997 (a circa 230 metri dalla collocazione originale (banchina sud del Tamigi, Southwark). Quello originale, costruito nel 1599, fu distrutto da un incendio il 29 giugno 1613 e subito ricostruito l’anno successivo (1614). Chiuso dai Puritani nel 1642 fu definitivamente demolito nel 1644.

Oggi entrambe le ricostruzioni, di Londra e di Roma, presentano leggere differenze, dovute al fatto che non sono conservati i progetti del teatro originale.

Articolo scritto da M. Chiara per Sai che a Roma…